
L’artista da sempre usa il drappeggio per ottenere particolari effetti di composizione. Nel Rinascimento veniva considerato una vera e propria disciplina, Leonardo ha dedicato un capitolo ad essa nel suo ‘Trattato della Pittura’ e Hogarth Burne gli ha addirittura dedicato il libro ‘Come Disegnare la Figura Vestita’.
Lo studio del drappeggio è fondamentale per capire la consistenza degli oggetti e delle figure, per intraprendere la conoscenza dei volumi e definirne i rapporti spaziali; per acquisire la sensibilità cromatica, il rapporto tra luci ed ombre e la loro rappresentazione attraverso i chiaroscuri.
Ma la modernità del drappeggio consiste nell’approfondire le possibilità di studio individuandone le caratteristiche partendo dall’antichità fino ad arrivare ai nostri giorni, passando dalla statuaria greco- romana, ai drappi del cinquecento e del Barocco, fino ad arrivare all’abito contemporaneo. Attraverso una lettura trasversale dell’abito (pieghe, volumi e geometrie, tessuti) e della sua interpretazione nelle diverse epoche storiche, sarà possibile ripercorrere gli stili nell’abbigliamento e nell’arredamento, individuandone differenze, analogie, parallelismi.